Trento e Rovereto: le vacanze di Natale
Da un po’ non riuscivo a scrivere qui, così sono tante le cose che ho da raccontarvi degli ultimi mesi. Inizio subito con le mie vacanze: giorni stupendi in due città dove il Natale si sente tantissimo.
A dicembre ho deciso di portare il mio compagno a vedere il Museo Caproni a Trento. Così abbiamo prenotato tramite Booking al Grand Hotel Trento e siamo partiti in macchina. Siamo arrivati il venerdì sera, accoglienza perfetta e camera bella, spaziosa e pulita. Il giorno dopo a colazione non ho avuto alcun problema: ho comunicato subito alla cameriera che avrei avuto bisogno della colazione senza glutine e mi hanno portato pane e qualche prodotto confezionato. In più al buffet è segnalato con il simbolo della spiga barrata tutto quello che possiamo prendere noi celiaci. Il risultato è stata una colazione abbondante e un ottimo inizio di giornata.
Il sabato abbiamo girato per Trento, mentre il giorno successivo ci siamo recati al museo dell’aeronautica Gianni Caproni, dove abbiamo ammirato la piccola, ma interessantissima esposizione, e ci siamo concessi di provare il simulatore di volo.
Trento ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di passare lì le nostre vacanze a gennaio. Così ci siamo organizzati e il 3 gennaio siamo ripartiti, stavolta in treno, con destinazione mercatini di Natale (e non solo).
I mercatini di Natale
Due sono i mercatini di Natale visitati in questi giorni di ferie, entrambi con una casetta di cibo interamente senza glutine.
A Trento la Baita del Postino, gestita dal personale del bar Al Posta, proponeva: panino con carne salada e pasta di lucanica con verdure grigliate, piatto di carne salada e pasta di lucanica con verdure grigliate o carne salada e fagioli, vin brule’ , the caldo, cioccolata calda,strauben con marmellata o nutella. Ovviamente al primo giro mi sono mangiata un mega panino e bevuta una bella cioccolata per scaldarmi, mentre al secondo giro ho provato il piatto di carne salada e fagioli.
A Rovereto invece la casettina del senza glutine offriva strangolapreti, polenta e gulasch, panino con pasta di maiale, vin brulé, cioccolata calda e birra. La mia scelta è caduta ovviamente su una caldissima polenta, decisamente buona.
Trento
Trento si è rivelata una città stupenda e a misura d’uomo. Le strade pulite e ordinate, sotto Natale assumono un’atmosfera particolare. I mezzi sono comodi e puntuali. La città sipuò percorrere tranquillamente a piedi e ci sono molte comodità anche per i bambini, come il trenino che gira per la città.
Inutile dire che è piena di palazzi, musei, biblioteche e luoghi da visitare, primo fra tutti il castello del Buonconsiglio, assolutamente da non perdere e da cui si può godere di una buona vista sulla città. Si può optare anche per il Museum Pass, che consente l’accesso a diversi musei in tutto il Trentino e ai mezzi pubblici.
Stupende anche la Cattedrale di San Vigilio, che prende il nome dal patrono della città, e le diverse chiese che si possono visitare raggiungibili tranquillamente a piedi.
Il piccolo, ma interessantissimo, Museo Nazionale degli Alpini si trova invece nella zona Doss ed è aperto solo in settimana, ma vale la pena di salire a piedi e godersi il panorama, per poi raggiungere, dopo la visita al museo, il monumento a Cesare Battisti.
Rovereto
A Rovereto ci siamo fermati solo una mezza giornata, giusto il tempo di mangiare ai mercatini di Natale e andare a vedere il Museo della Guerra, che si trova nel castello della città.
La visita è stata molto istruttiva e interessante, ed anche in questo caso abbiamo potuto godere di una vista sulla città.
Purtroppo il tempo scarseggiava e ci siamo dovuti accontentare di vedere solo un paio di cose, ma torneremo appena possibile.
Il cibo a Trento
Trento è una città “celiac friendly”. Ci sono diversi posti dove mangiare e i ristoratori sono tutti informati su cosa possono o non possono garantirti. Ci sono diversi negozi in cui si possono comprare anche alimenti senza glutine, come ad esempio Il maso dello speck e Sosi, e ammetto di essermi portata a casa qualcosina da mangiare, tra cui lo Zelten senza glurine di TrentiNoglutine. Qui una breve carrellata dei posti dove abbiamo cenato.
Oltre alla casetta del senza glutine ai mercatini, il bar Al posta fa anche da bar e pub. Si possono mangiare piadine e toast senza glutine, ma mentre la prima non è eccezionale (si tratta in realtà di due piadine messe insieme), i toast sono favolosi, assolutamente buonissimi.
Ristorante pizzeria Green Tower
Il ristorante prende il nome dalla vicinissima Torre Verde, chiamata così per via del colore del suo tetto. Ci abbiamo mangiato diverse volte, sia perché era molto vicino all’albergo, sia perché ci siamo trovati veramente molto bene.
Il personale è preparato e cordiale, l’ambiente è molto carino e si possono mangiare pizza, hamburger o piatti tipici trentini, tutti molto gustosi.
Qui sotto una panoramica delle leccornie gustate nel locale.
Il ristorante Clesio è il ristorante del Grand Hotel Trento, dove al mattino scendavamo per la colazione. Non è sempre aperto ed è quindi meglio prenotare sempre prima, anche se si alloggia nell’hotel. Non è un ristorante economico e la scelta del senza glutine è un pochino limitata, ma il cibo servito è buonissimo, il servizio impeccabile e il personale preparato e disponibile. Del resto le immagini parlano da sole.
Alla fine Trento ci è rimasta nel cuore: abbiamo lasciato alcune cose ancora da visitare, ci capiterà di tornare in futuro e sicuramente posso dire che è una città che va vista almeno una volta nella vita e che va girata ed esplorata a piedi.
Alla prossima.
Pepper