Garessio (Nord Italia – parte quarta)
Viene un momento in cui si va alla scoperta delle proprie origini e, per chi, come me, ha poco tempo, la prima cosa che si fa è cercare su internet. Si scopre così che il proprio cognome sembra essere una variante di un antico cognome germanico, che si rifà a sua volta ad un termine il cui significato è “possesso, ricchezza, potere” (o almeno questo è quello che si trova in rete). Vieni poi a sapere che la diffusione maggiore del tuo cognome è in provincia di Cuneo, in particolare a Garessio, comune italiano fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione (come cita Wikipedia alla pagina dedicata al paese che potete trovare cliccando qui)
Così io e il mio compagno ci siamo guardati negli occhi il penultimo giorno di vacanza ed abbiamo avuto la stessa idea: “Andiamo a Garessio oggi pomeriggio?”.
Ed eccoci qui, in un paesino molto carino dove per una volta il mio cognome non pare strano a nessuno, nessuno rischia di sbagliare a scriverlo o pronunciarlo. Quale soddisfazione nel vedere che in pochissimo tempo ho trovato una via, un parchetto e un ponte intitolati a miei omonimi!
Il paese è ricco di scorci e di edifici storici, di verde e di chiese. Ad un certo punto si giunge al borgo vero e proprio ed un cartello recita “Garessio, uno dei borghi più belli d’Italia”.
E in effetti le aspettative sono abbondantemente ripagate: passeggiando tra i vicoli si vedono scorci stupendi e si scorgono edifici bellissimi e chiese maestose.
Con una sensazione di pace e di calma mi sono sentita a casa, ma, per meglio rendere l’idea, vi lascio con alcune immagini che ho scattato quel pomeriggio.
E per una volta consentitemi di firmarmi con il mio vero nome, in onore di questo paesino dove il mio cognome è di casa.
A presto.
Giovanna Odasso